Lascivia mascherata
La tesi di dottorato nasce all'interno del progetto di ricerca SFB 1369 Vigilanzkulturen e indaga tattiche evasive da parte di Torquato Tasso e Giovan Battista Marino. Analizza così il rapporto dei due autori nei confronti del sistema normativo, allegorie paratestuali e scene di travestimento. La monografia è stata pubblicata, in italiano, per DeGruyter nella collana Vigilanzkulturen. Editing di Cecilia Mussini.
Rai Alto Adige, Zeppelin
con Paolo Mazzucato
Una proposta stronza
TETRA-
Questo non è un testo sulla scrittura né sulla maternità, è solo la bizzarra risposta di un’autrice a una richiesta stronza da parte di un editore squalo. Eppure tra processo creativo e gravidanza ci sono analogie che vale la pena indagare e l’autrice in questione alcune cose da dire sul tema ce le ha, perché in fondo “non devi essere stato in una padella per poter scrivere di una cotoletta”.
©Mauro Magliano
rivista Blam
i libri in uscita a settembre
morel voci dall'isola
dialogo a cura di Ivana Margarese
TGR RAI Alto Adige
RAI Zeppelin
con Paolo Mazzucato
Next Audiolibri
con Romana Petri e Daniele Petruccioli
minimaetmoralia
intervista di Andrea Donaera
Sicilian Post
di Eva Luna Mascolino
Lankenauta
di Gianluca Massimini
atti del convegno
De Gruyter
Italienische Literatur entsteht um 1600 in einem Schnittpunkt von poetologischen und religiösen Normierungsbestrebungen und unter wachsamer Beobachtung sowohl seitens einer kritisch diskutierenden literarischen Gemeinschaft als auch der gegenreformatorischen Zensur und Inquisition. Kirchliche Autoritäten kontrollieren die Literatur von außen, während die Literaten in einem Dialog des Aushandelns von Normen und der wachsamen Beratung und Kritik untereinander begriffen sind. Der Titel dieses Bandes benennt dies mit dem Begriff der ‚Observanz‘ in seiner Doppelbedeutung von ‚Beobachtung’ und ‚Regelbeachtung‘. Diese Situation nur als äußere Beschränkung künstlerischen Schaffens zu fassen, wäre freilich reduktiv. Anhand von Texten unterschiedlicher medialer und gattungspoetischer Formate vom Epos bis zur Oper wird gezeigt, wie zwischen 1550 und 1650 dichterische Kreativität unter den besonderen Bedingungen dieser doppelten Observanz zu Lösungen, Evasionen oder Immunisierungen gelangt; wie Autoren auf die textuelle und mediale Gestalt ihrer Werke und auf die Gestaltung oder auch Verhüllung ihrer Autorschaft achtgeben und wie andererseits die Aufmerksamkeit der Rezipierenden auf Problemlagen fokussiert oder aber zerstreut werden kann.